SIMONA PERA

PSICOLOGA


Il lavoro non è solo un mezzo per vivere, ma un’opportunità per esprimere chi siamo, i nostri valori e il nostro potenziale. Eppure, troppo spesso ci sentiamo invisibili, intrappolati in ruoli che non ci rappresentano o bloccati da paure e ferite emotive che ci impediscono di far emergere il nostro vero valore.
Se senti di non essere riconosciuto o valorizzato, soprattutto in ambito lavorativo, il mio percorso ti aiuterà a riscoprire chi sei davvero, rafforzare il tuo potere personale e costruire una carriera che ti faccia sentire finalmente apprezzato e pienamente riconosciuto.

SIMONA PERA

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CHI SONO


Mi chiamo Simona e sono Psicologa del Lavoro, iscritta all’Albo degli Psicologi della Toscana (n. 11058). Da anni accompagno persone e professionisti a ritrovare il proprio spazio, il proprio ritmo e il proprio valore nel mondo del lavoro. Lo faccio unendo la mia formazione in psicologia, counseling e risorse umane con un ascolto profondo, attento non solo alle competenze, ma anche alle ferite, ai blocchi e alle emozioni che spesso ostacolano il percorso professionale.
Ho creato ventinovezerodue come spazio di incontro tra psicologia e mondo professionale. Il nome richiama la mia data di nascita, il 29 febbraio – una ricorrenza che torna ogni quattro anni. Questa particolarità mi ha naturalmente portata a riflettere sul significato del riconoscimento e della visibilità, sia personale che professionale.
Attraverso questo progetto, mi dedico a valorizzare ciò che spesso rimane invisibile: le potenzialità inespresse, le competenze non riconosciute e le aspirazioni autentiche che faticano a trovare spazio nel contesto lavorativo.
Con ventinovezerodue scelgo ogni giorno di dare forma e voce a ciò che rischia di non trovare spazio.


Il mio approccio: tra concretezza e profondità

Nel mio lavoro unisco strumenti pratici (CV, bilancio di competenze, piani di azione) a una visione più profonda: quella che considera ogni scelta professionale come parte di un disegno più grande. 

Credo che ogni persona porti con sé una storia fatta di desideri, paure, condizionamenti e talenti, ancora da scoprire. 

Il mio compito è facilitare l’incontro tra queste parti e trasformare la confusione in direzione, la fatica in possibilità, il dubbio in scelta. 

Nel mio approccio c’è sempre spazio per l’ascolto autentico, per il rispetto dei tempi personali e per l’idea che non esista una carriera giusta per tutti, ma esista una carriera giusta per ciascuno di noi.

Psicologia, career counseling e Analisi Transazionale

l mio percorso è iniziato con una Laurea in Lettere Moderne e si è evoluto nel tempo attraverso un master in Gestione delle Risorse Umane, una laurea in Psicologia e un Diploma in Counseling Analitico Transazionale. 

Questa formazione mi ha permesso di lavorare su più livelli: dalla progettazione formativa alla consulenza individuale, dalla conduzione di gruppi alla facilitazione di processi decisionali. Integro nella mia pratica strumenti psicologici, tecniche di counseling, elementi narrativi e, negli ultimi anni, anche tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e il digital storytelling per dare forma a percorsi ancora più personalizzati ed efficaci.

counseling individuale simona pera counselor

Il cuore del mio lavoro

Accompagno le persone a uscire dall’invisibilità professionale e a riconoscere il proprio valore anche quando la realtà intorno sembra smentirlo. 

Il mio lavoro si fonda sulle dinamiche di Invisibilità Professionale. Queste dinamiche descrivono i comportamenti interiorizzati che impediscono il riconoscimento professionale, ostacolano la crescita e indeboliscono la comunicazione del proprio valore:

  • L’attesa passiva: Aspettare che qualcuno riconosca il nostro valore invece di comunicarlo attivamente, come quando possiedi competenze ma non le condividi aspettando che “si notino da sole”.
  • L’autosabotaggio inconsapevole: Minare i propri sforzi con comportamenti che riducono l’efficacia, come quando rimandi costantemente l’invio di una candidatura “finché non sarà perfetta”.
  • La svalutazione: Minimizzare i propri successi e amplificare i fallimenti, come quando attribuisci un tuo risultato positivo alla “fortuna”.
  • La rigidità professionale: Rimanere ancorati a un’immagine di sé che non permette evoluzione, come quando continui a definirti solo attraverso il tuo titolo di studio anche se hai sviluppato molte altre competenze.
  • L’evitamento del rischio: Scegliere sempre la strada più sicura anche quando limita la crescita, come quando rifiuti opportunità per paura di non essere all’altezza.

Lavorare su queste dinamiche non significa solo “trovare lavoro” o “fare un CV migliore”, ma trasformare i pattern che bloccano, rallentano o danneggiano una carriera che potrebbe (e dovrebbe) essere più autentica e appagante.

I valori che guidano il mio lavoro

Nel mio lavoro metto al centro valori che non considero accessori, ma fondanti:

  • Autenticità: ogni percorso che propongo parte da chi sei veramente, non da ciò che “dovresti essere”.
  • Rispetto: per i tempi personali, le fragilità e la storia di ciascuno.
  • Coerenza: tra ciò che si sceglie e ciò che si sente.
  • Ascolto: profondo, non giudicante, che riconosce la complessità del vissuto professionale.
  • Responsabilità: intesa come possibilità di scegliere in modo consapevole la propria direzione.
  • Libertà professionale: come espressione della propria identità, non come fuga dal presente.

Perché faccio questo lavoro

Negli ultimi anni ho scelto di rinunciare a proposte professionali che, pur essendo “giuste sulla carta”, tradivano i miei valori. Ho scelto di rimanere fedele alla mia visione anche quando era più semplice adattarsi.

Questa esperienza mi ha insegnato che una carriera autentica non è quella che tutti approvano, ma quella che ci permette di riconoscerci. È questo il messaggio che porto anche nei miei percorsi: aiutarti a costruire una strada che parli di te, che rispetti chi sei e dove vuoi andare.

Perché so cosa significa sentirsi inadeguati anche quando si ha talento.

Perché ho scelto di rifiutare offerte professionali perfette sulla carta ma sbagliate per la mia identità.

Perché ho attraversato in prima persona la paura di cambiare, e so quanto possa essere forte. Ma so anche che dietro quella paura c’è una libertà autentica che vale la pena di essere conquistata.

Aiuto le persone a riconoscersi e a farsi riconoscere, senza svendersi, senza nascondersi, senza adattarsi a un ruolo che non sentono loro.

simona pera counselor

Come la data che ha ispirato il nome ventinovezerodue, credo che ognuno meriti di essere visto e riconosciuto nella propria unicità, non solo una volta ogni quattro anni, ma ogni giorno della propria vita professionale.

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